Europe – Secret Society

Europe - Secret Society

1. Secret Society
2. Always the Pretenders
3. Love Is Not the Enemy
4. Wish I Could Believe
5. Let the Children Play
6. Human After All
7. The Getaway Plan
8. A Mother’s Son
9. Forever Traveling
10. Brave and Beautiful Soul
11. Devil Sings the Blues

Vi ricordate gli Europe, la band svedese composta da giovanotti cotonati che negli anni ottanta ha spopolato con la canzone “The Final Cuntdown”, che ormai è rimasta nella memoria musicale storica collettiva?

Ebbene, preparatevi ad accogliere questo disco hard rock melodico dove quei ragazzotti hanno lasciato il posto a professionisti abili e grintosi!


Un po’ di storia

Band fondata nei primi anni ottanta da Joey Tempest (voce) e John Norum (chitarra), agli inizi si chiamavano Force, ma dopo essere stati accettati ad un concorso per band emergenti hanno cambiato nome in Europe, vincendo subito il primo premio (un contratto discografico!). Era il 1983 (avevo 1 anno!) e in breve tempo esce il loro omonimo album di esordio. Giovanissimi quindi si ritrovano a vendere milioni di dischi e a svolgere numerosi tour mondiali. Nel 1990 la band decide di prendersi una pausa per permettere ai singoli membri di dedicarsi ai propri progetti solisti.I cinque componenti si sono quindi sparsi nel mondo e “non se ne è più sentito parlare” fino alla loro esibizione durante le celebrazioni del millennio di Stoccolma. Suonare “The Final Countdown” pochi minuti prima dell’inizio del millennio di fronte a cinquecentomila persone in estasi nella propria città è stata la scintilla che ha fatto accendere il desiderio di riunirsi ai membri del gruppo.La band guidata dal carismatico Joey Tempest ritorna quindi con la storica formazione originale che mostra John Norum alla chitarra, John Leven al basso, Ian Haugland alla batteria e Mich Michaeli alle tastiere. Nel 2004, dopo 13 anni di silenzio, gli Europe hanno registrato “Start From The Dark”, disco che ha segnato il loro ritorno e che che inaugura nuove direzioni.

L’Album

Dopo il successo di questo album e dei due tour sold out in Italia nel 2005, a fine ottobre del 2006 arriva “Secret Society”, un disco di hard rock grintoso e ben suonato, nonché ultima fatica della band svedese.

E’ subito chiaro che gli Europe non sono una band sopravvissuta agli anni ottanta glam, ma fa sentire il suo hard rock duro, del tutto a proprio agio con il sound del nuovo millennio.

Per chi si aspettava un ritorno “alla vecchia maniera” quindi troverà solo delusioni. E per fortuna, dico io, perche’ questi Europe non mi dispiacciono per nulla!Il titolo, come rivela Joey Tempest, si riferisce ad una conversazione avuta con Robert Plant (cantante dei Led Zeppelin, e chi non lo conosce dovrebbe vergognarsi!!!) nel 2005 e da allora gli è rimasto in mente questa “Secret Society”.

C’è meno tastiera e più chitarra, la voce di Joey Tempest è sempre splendida, timbro ancora giovanile, capelli non più cotonati ma da rockettaro col faccino buono. Riff potenti e armoniosi, in cui la mano di John Norum riadatta suoni vibranti e smaglianti.

Nonostante i membri dalla band avessero deciso di prodursi il disco da soli, si sono poi messi nelle mani di professionisti di grande esperienza come Lennart Östlund (che ha lavorato in passato con artisti del calibro di Led Zeppelin e Scorpions), l’ingegnere del suono dei Polar Studios di Stoccolma che ha registrato il nuovo disco della band nel suo studio Kingside.La band non ha voluto lasciare nulla al caso e la copertina è stata affidata a Storm Thorgerson, che ha lavorato sulle cover di alcuni classici di Pink Floyd, Led Zeppelin e Peter Gabriel.

Analisi

La title track è piuttosto pomposa e con suoni esagerati, mentre si prosegue con la seconda traccia, “Always the Pretenders, un bel pezzo rock classico introdotto da un tenue arpeggio e seguita da un un bel riff corposo. Prova del grande contributo di Norum al suono della band è nel riff di chitarra di “Love Is Not The Enemy“, che comincia a dare l’impressione che la band si stia veramente divertendo a suonare. In “Wish I Could Believe” da notare l’assolo dai toni che mi sembrano una miscela tra blues e uno stile “zeppeliniano” in chiave moderna. Veramente
bello il riff di
Let the Children Play e niente male nemmeno “Human After All” e “The Getaway Plan”. Molto buona anche la ballad “A Mother’s Son”, una delle mie preferite. In “Forever Traveling”, devo essere sincero, ho trovato forse l’unica “contaminazione anni ottanta” nello stile, anche se ben miscelato con le nuove sonorità che questo album presenta. Ascoltando “Brave and Beautiful Soul” sicuramente la mente vi porterà agli U2, mentre “Devil Sings The Blues è un grande pezzo per il finale di questo disco, che scorre via piacevolmente e quasi senza accorgersene, con una serie di assoli di Norum che sfumano.

Mi ero perso Start From The Dark, ma dopo l’ascolto di questo Secret Society mi è venuta voglia di recuperarlo, perchè questi “nuovi” Europe devo dire che mi piacciono.

 

flolex 4

 

3 profMau

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53 commenti su “Europe – Secret Society”

  1. markus14 Says:

    Intanto complimenti per la recensione, scritta davvero bene (ottimo esordio Flavio).
    Devo ammettere che The Final Countdown è una canzone che non amo ma la ascolto sempre volentierissimo perchè mi ricorda l’infanzia, come un po’ gli Europe d’altronde. Fa piacere sentire che non sono solo dei sopravvissuti a sè stessi ma che sanno stare al passo con i tempi…mi sorge un dubbio: quanto tempo è che non facevano album? Non è che i miliardi (saranno stati tanti immagino…) che avevano fatto per The Final Countdown cominciassero a scarseggiare? Detto questo se avrò occasione mi avvicinerò a questo album, vediamo come se la cavano sti (ex?) capelloni nel 2007…

  2. flolex Says:

    Bella osservazione, devo dire caro Marco…

    Ebbene, a quanto mi risulta, prima del loro ritorno con “Start From The Dark” nel 2004, erano ben 13 anni che erano fuori dalle scene, almeno come “Europe”. Tre di loro erano tornati in Svezia e Joey Tempest era finito a vivere a Londra (dove anche tutt’ora risiede).
    Sicuramente molti dei “gruppi forti di un tempo” sono tornati insieme più che altro perché non riuscivano più a tenere il ritmo con il loro ricco stile di vita (mi spiace dirlo, ma gli Stones io li metterei tra questi…) e avevano bisogno di nuove entrate economiche per rimpolpare il loro conto in banca…

    Da quello che ho capito però (e un po’ lo spero per loro), gli Europe erano stati così etichettati e “schedati” dopo il successo di “The Final Countdown”, che l’unico modo per loro di essere veramente liberi di seguire i loro stimoli era quello di prendere ognuno la propria strada come artisti indipendenti l’uno dall’altro. Questa teoria spiegherebbe anche il loro ritorno quasi “in sordina” sotto il profilo pubblicitario e questo atteggiamento musicale che si scorge nel loro nuovo album, quasi per nulla “eighties”…

  3. profmau Says:

    Mi hai messo curiosità…spesso mi piace ricredermi sulle prime impressioni. Devo ammettere che in genere detesto il sound laccato e ridondante di molta musica anni 80 e i musicisti ad esso legati; se sono riusciti a sganciarsi sono davvero dei grandi…ti saprò dire. Cmq la cosa che mi ha colpito di più per ora è la copertina: magnifica! Il vecchio Thorgerson lascia sempre il segno; e la sua scelta da parte degli Europe fa ben sperare anche sulla musica…

  4. markus14 Says:

    D’accordissimo sui “dinosauri” Stones, Flavio, che dicono dal vivo essere ancora bravetti (per un’ora…)

  5. amarcord ritrovato Says:

    eh si markus14…”vecchi leoni ancora capaci di ruggire”, ma mi chiedo quando saranno troppo vecchi chi si accollerà il dovere di abbatterli con un 12 della Franchi? io se volete mi candido! ragazzi di meglio per dio! Parlate di musica! lo stato non vi passa più nulla ormai per la rottamazione cosa state facendo qui dai suvvia! so che potete fare di meglio!

  6. markus14 Says:

    [NDR] commento moderato

  7. amarcord ritrovato Says:

    scusa markus14 primo non so chi sei tu perchè mi ha passato il link un amico appassionato di musica dopo aver fatto una ricerca su google; secondo non si possono nemmeno esprimere le proprie considerazioni? ho offeso qualcuno? ho parlato male di voi? io sono vostro amico!

    Commento alla markys14: si bravo bello! si bravo bello! si bravo bello! meglio così scusa? eddai

  8. mikyjpeg Says:

    Calma, non si tratta di dire che sia bello per forza. Il mondo e’ bello perche’ e’ vario. Pero’ e’ piu’ bello ed interessante portando delle motivazioni. Flolex ha fatto un ottimo lavoro parlando dell’album che evidentemente gli deve essere piaciuto dato che gli ha dato quattro dischi su cinque. E’ giusto che chi non sia daccordo porti le sue ragioni ma e’ giusto che ognuno parli della musica che vuole. A me pare sia un album musicale, no? Quindi stiamo parlando di musica. Dopotutto abbiamo parlato anche di Lolli… e se non era un dinosauro lui… 😉
    Suvvia, bando a provocazioni inutili. Amacord, l’hai ascoltato l’album? Dacci il tuo parere. Non lo ascolterai? Dicci il perche’. Noi siamo interessati, e piu’ opinioni sono meglio di una. E non e’ nostra intenzione litigare con nessuno. Apprezziamo il tuo apporto alla causa della musica libera. E per libera la intendiamo anche priva di pregiudizi.
    Mi spiace che la comunicazione di markus14 sia finita sul blog (perquanto ora ho provveduto ad eliminarla) ma ci risulta difficile contattarti (anche per la richiesta di collaborazione che hai fatto in un commento) se ogni giorno presenti un indirizzo mail differente (tra l’altro con nomi scarsamente credibili come operaiox o detectiveqcs)

  9. cherokee Says:

    ottima recensione….bravissimo!Impeccabile l’accostamento di “brave and beautiful soul” con lo stile dell’ultimo album degli u2(l’avevo notato anch’io)… la canzone “secret society” avrà sì dei toni un pò esagerati, ma si deve ammettere la presenza di un Mic Michaeli in stato di grazia con un assolo strepitoso…Gli Europe torneranno grandi(per me già lo sono!)….voto per la recensione:9……voto per gli Europe:10.

  10. profmau Says:

    Alfine ho ascoltato questo disco, e mi ha stupito: sembra una giovane rockband che schitarra in un garage, fresca, energetica; il sound è molto accattivante e nello stesso tempo graffiante. Non mi entusiasmano alcune aperture troppo melodiche ma nel complesso non mi aspettavo un lavoro così interessante dagli Europe. Lo accosto al buon ritorno dei quasiGuns in Contraband dei Velvet revolver…ma lo sento un ritonro più fresco e brillante!Una piacevole sorpresa. Grazie Flavio!

  11. cherokee Says:

    rileggiendo bene la recensione mi sono accorto ke c’è un piccolo errore nella parte iniziale:gli Europe nn si sono sciolti nel 1990 ma agli inizi del 1993, dopo aver concluso il tour dell’ album “Prisoners in Paradise” realizzato nel 1991.Nel 1990 erano ancora in piena attività: si ricorda,proprio in questo anno, il loro concerto(uno dei più famosi) a Vinha del Mar in Cile davanti a migliaia e migliaia di persone!!!!

  12. profmau Says:

    grazie della precisazione cherokee! dal vivo devono essere tosti e coinvolgenti. c’è qualche registrazione live che consiglieresti in particolare?

  13. cherokee Says:

    certo profmau! di video clip c’è la reunion avvenuta nel capodanno del 2000 in Svezia davanti al palazzo del re….hanno suonato un quarto d’ora prima dell’inizio del nuovo millennio:erano in sei infatti alla chitarra c’era sia J.Norum ke K.Marcello(immaginati l’assolo di the final countdown cosa poteva essere!!!!una meraviglia!!!),scaricatelo è una bomba…..di concerti invece ti consiglio quello del Cile e sicuramente il live del 1987 a Londra…e poi sicuramente ti consiglio di procurarti qualche live del nuovo tour:io il 24 gennaio sono andato a Roma a vederli e sono rimasto senza parole,,,,hanno aperto il concerto con “Love is not the enemy”(stranamente però non hanno suonato “Secret Society”!!!)!Sono veramente in splendida forma!J.Norum è stato divino!….comunque in circolazione ci sono anche altri live molto belli (Bruxell-1992;Lidy-1989;Stoccolma-1986;Los Angeles-1987;DVD live di Start from the dark e tanti altri ancora..)…

  14. bulldog Says:

    Ottima analisi, in effetti gli Europe vanno annoverati tra quelle band capaci di far scaturire forti emozioni, positive o negative, ma lasciano sempre il segno anche in un genere musicale ormai considerato saturo. La splendida intesa tra la voce di Tempest e la chitarra di Norum è una di quelle perfette alchimie che rendono magico il rock, ed ogni prodotto firmato Europe resta sinonimo di classe e qualità. L’unico appunto che vorrei fare a questo “Secret Society” riguarda l’arrangiamento dei brani, a volte un po’ statico e minimalista, spero che con il prossimo album provino ad osare qualcosa di più perchè il prodotto è buono ma a mio avviso gli Europe possono fare di più! Il songwriting resta comunque di alto livello così come l’energia che sprigiona questo ultimo album.

  15. bulldog Says:

    Per Flavio: bulldog sono io, Ivan, il moroso della moretta dalla genuina passione rock. Ed ora vediamo se riesci ad incuriosirmi anche coi Pain of Salvation. Bye!

  16. mikyjpeg Says:

    Bentrovato Ivan! Troverai sicuramente qualcosa di interessante da queste parti 😉

  17. christian Says:

    io ormai conosco gli europe da tanto tempo e secondo me sono e saranno sempre i migliori nel loro campo…mi fa incazzare a volte quando sento delle persone che screditano questo incredibile gruppo che con la hit the final countdown ha dominato le classifiche mondiali per tantissimo tempo!!!sono così famosi che la loro più celebre canzone,anche se è ststa fatta molto tempo fa,viene ancora fatta ascoltare su tanti canali radio…solo un ignorante può dire che gli europe hanno fatto imiliardi solamente per the final countdown!!!se ascoltassero anche le altre canzoni del CD sin accorgerebbero che quelloche hanno detto una grandissima CAZZATA!!!fin ora non ho ancora visto nessuno che può anche minimamente competere con dei maestri come gli europe

  18. christian Says:

    mi rivolgo a tutti coloro che non capiscono questo gruppo!!!ascoltateli perchè la musica ha bisogno di una rock band famosa come gli Europe!!!forse non ve ne siete ancora accorti ma la musica vera si impara da grandi maestri come appunto gli europe.E’vero non hanno fatto tanti dischi per via del loro scioglimento dopo l’album Prisioner in Paradise ma gli è bastata una sola canzone come the final countdown per entrare di diritto nella storia della musica mondiale!!!chi non si è mai infogato nell’ascoltare the final countdown?solo uno che non capisce niente della musica vera.

  19. christian Says:

    la gente può credere che gli europe siano così famosisolo per la loro grande hit ma non è vero!!!spesso la gente non capisce che dietro a una grande fama c’è un grande lavoro!!!sono tantissime le canzoni splendide degli europe come cherokee,open your heart,rock the night,carry e molte altre…che the final countdown sia la più famosa non c’è dubbio ma nessuno può dire che gli europe sono famosi solo per quella canzone!!!se non ascolta le altre non potrà mai capire come maiglieurope siano diventaticosì famosi

  20. bulldog Says:

    Sono stra-felice Christian che ci sia ancora gente come te che prova emozioni speciali per la musica e che difende con tanto accanimento il proprio gruppo preferito. Credo che la carriera degli Europe sia stata in un certo senso uno dei più grandi malintesi della storia del rock: odiatissimi da chi conosce solo The Final Countdown ed amatissimi da chi è andato a fondo. I loro album sono tutti caratterizzati da un alto livello di qualità, melodie scintillanti e secondo me rappresentano il vero simbolo della grande stagione del rock da stadio ovvero gli anni ’80. Joey Tempest incarna l’icona della perfetta rockstar e John Norum è la sintesi del classico guitar-hero, e poi il loro repertorio è entusiasmante.

  21. cherokee Says:

    Bravi ragazzi… vedo molte persone d’accordo come me sulla bravura di questo gruppo…. io sono un loro grandissimo fan, so quasi tutto di loro e il bello è ke non è un gruppo della mia epoca visto ke quando loro si sono formati (1982), io stavo per nascere. quindi tanto di cappello per una band ke ha saputo coinvolgermi fin dal primo brano ke ho ascoltato: mi mettono una carica addosso impressionante quando li ascolto….. e non sto parlando solo di the final countdown ma anche di pezzi come “sign of the time”, “prisoners in paradise”, “girl from lebanon”,”yesterdays news”, “ready or not”, “carrie”, “cherokee”, “danger on the track”epotrei andare avanti all’infinito, per non parlare poi dei brani degli ultimi due cd: cambiare genere non è facile e ci vogliono le palle per farlo e loro ce le hanno avute ed hanno fatto bene perchè a mio avviso hanno ottenuto risultati sorprendenti! l’unica cosa ke invece mi auguro io, bulldog, è di rivedere le tastiere protagoniste nei prossimi cd: già in secret society qualcosa in più del precedente start from the dark si è visto; ma vorrei ancora più coinvolgimento del grande Mic Micaeli anche perchè è lui, insieme all’insuperabile Tempest, il pilastro portante della band…. sono molto d’accordo con te riguardo l’aggettivo ke hai attribuito a Norum( guitar hero), molto spesso ingiustamente smontato dalla critica: io penso ke di chitarristi come lui se ne trovino pochi in giro: lo scorso gennaio sono stato a Roma a vederli e credetemi, quello ke è riuscito a fare il SIGNOR Norum alla veneranda età di 43 anni è senza parole!! Mani di fata!!! anke il precedente chitarrista kee marcello comunque merita una standing ovation: il suo “fligth of the bumbeblee” penso ke rimarrà nella storia del rock!!

  22. michele Says:

    EUROPE sempre e comunque i n. 1!!!!….. anche se con quest’album…. ascolto gli europe da 20 anni esatti e posso dire che sono stati al tempo molto sottovalutati!! pensavo che dopo start from the dark avessero ascoltato le critiche e che sarebbe stato migliore l’album successivo, l’ho ascoltato diverse volte, ma come si può associare ste canzoni agli europe?!!!! le tracce sono molto ripetitive, mancano effetti particolari che le distinguano, non c’è ne una canzone di spicco ne un lento importante ( vedi hero o seattle for love) addirittura la title track è a dir poco oscena: è un ritornello monotono lagnoso e ripetitivo! in let the children play è vergognoso e patetico il canto dei ragazzi: introdotto con uno stacco esagerato, poco originale! e che dire di devil sing the blues?! nettamente rovinata dal cantato di joey! è chiara la tendenza a imitare la maniera di cantare di Bono degli U2 di qualche anno fa (joey ha ammesso di provare gran ammirazione recentemente per quel gruppo!)…e che dire dell’arrangiamento totale dell’album?! d’altra parte cosa pretendere se la registrazione è fatta in maniera piuttosto economica! basta vedere i tempi di registrazione!! voto 0 a Joey!! come stracazzo canta!! la miglior voce che abbia mai sentito, e lui cosa fa? la modifica con quello schifo di megafono!!! gli effetti ci volevano negli strumenti non nella sua voce!!! VERGOGNOSI!!….spero nel prox 3 album da quando sono tornati….che sia una nuova svolta come per the final countdown al tempo….

  23. bulldog Says:

    Ad essere onesto la prima volta che ho messo “Secret Society” sul piatto dello stereo e le mie orecchie erano tese ad afferrare un nuovo grande capolavoro degli Europe, dopo pochi secondi ho pensato tra me e me… ma che è ‘sta schifezza? Poi mi sono ricreduto ascolto dopo ascolto e mi sono gasato soprattutto per brani come “Forever Travelling” e “Love is not the Enemy”. Di una cosa sono sicuro ed in questo mi associo a Michele e Cherokee: i tempi d’oro sono lontani anni luce, andrebbe innanzitutto rivoluzionato l’arrangiamento generale degli album, eravamo abituati a degli arrangiamenti sfarzosi e digitali negli anni ’80 ed adesso è dura digerire questo suono ruvido e minimalista… sarà anche maturo! Aspettiamoli al varco, Joey ha dichiarato “Tutti aspettano da noi un The Final Countdown pt. 2 ma non è questa la nostra idea, vogliamo tornare a trionfare ma alle nostre condizioni!” Speriamo che sappiano quel che facciano, abbiamo troppa voglia di tornare a sognare sulle loro melodie e vorrei urlarlo in faccia a Joey!!!

  24. cherokee Says:

    d’accordissimo con michele riguardo l’utilizzo del megafono! a mio avviso la voce di joey non ha bisogno di camuffamenti !un pò meno riguardo il fatto ke gli strumenti siano privi di validi effetti: sì è vero le tastiere sono in secondo piano ed hanno prevalentemente un ruolo di base di accompagnamento, però nulla da dire alle chitarre, basso e batteria…. Io spero ke il terzo album sarà un ritorno ai favolosi effetti di tastiera degli anni 80/90( vedi, oltre “the final countdown”, “cherokee”, “time has come”, supertitious, “sign of the time” ecc…) mischiato ai toni duri e metallici del rock odierno- sò ke chiedo troppo ma sono sicuro ke riusciranno a stupirci…. anche se comunque, lo ripeto, promuovo in pieno i loro ultimi due album!

  25. bulldog Says:

    Però meglio “Start from the Dark” che “Secret Society” a mio avviso, non erano poi tanto lontani dalla formula giusta che suggerisci tu, Cherokee, per me i 2 brani “Hero” e “Spirit of the Underdog” rappresentavano la giusta alchimia, sarei stato contentissimo se avessero continuato così!!!

  26. christian Says:

    sempre d’accordo con tutti quelli che definiscono gli europe una band leggendaria!!!mi chiedo come fanno certe persone a nn avere mai sentito nominare il nome europe!!!mi sto accorgendo che c è un livello diignoranza nel mondo paurosa!sn tutti per quei generi che andrebbero dimenticati come rap hip hop e altri!!!EUROPE siete e sarete sempre i migliori!!!

  27. christian Says:

    io ho 17 anni ma da tempo conosco gli europe e mi sono appassionato delle loro canzoni come the final countdown, carrie cherokee, rock the night,seven doors hotel e molte altre!!so quasi tutto di loro e il mio più grande sogno sarebbe quello di poterli vedere tutti dal vivo!!!dal sempre incredibile joey tempest al mitico ian che nn è cambiato di un niente dal vent’enne che batteva sulla batteria come una bestia!!sn tutti in splendida forma ed è difficile al giorno d’oggi trovare un gruppo che sia almeno un minimo sommigliante a loro…

  28. bulldog Says:

    Ti dico una cosa sola christian, se ti piacciono gli Europe aspetta di vederli dal vivo ed il tuo entusiasmo non farà che crescere. La loro dimensione migliore è proprio quella LIVE, le classiche rockstar anni ’80 abituate a tenere interi stadi nel palmo della mano ed a sfornare show infuocati. Il mio unico cruccio è quello di non averli visti negli anni d’oro, in compenso li ho già visti 4 volte dopo la loro reunion: INIMITABILI!

  29. cherokee Says:

    io ero a roma a vederli dal vivo lo scorso gennaio! c’eri anche tu bulldog? sono rimasto senza parole…. non dimostrano affatto l’età ke hanno…. anch’io, come te, ho il rammarico di non averli visti negli anni 80, però ho un vago ricordo(nonostante avessi tre anni) della loro esibizione al festival di sanremo nell’87( in particolare ricordo una buffa battuta ke fece mio fratello sulle loro folte chiome)…… se devo essere sincero, a mio parere, non mi sembra ke start from the dark si avvicini a ciò ke mi aspetto, perchè le tastiere, ripeto sono poco presenti ed in particolare in “hero” si diffonde un sottofondo appena percepibile di organo elettronico nel ritornello e in spirit of the underdog c’è solo l’intro con il piano forte… ma ti immagini se riuscissero a fondere i suoni duri e marcati ti chitarra e basso con melodie super pompose di tastiera, cosa verrà fuori? …. un album unico ke sicuramente li farà ritornare alle vette di tutte le classifiche!…. comunque questi sono punti di vista: l’importante è ke siamo sulla stessa lunghezza d’onda riguardo la loro bravura….
    christian, io ti do lo stesso consiglio di bulldog: al prossimo tour vai a vederli ne vale veramente la pena, nn so se hai letto un mio commento precedente comunque ti dico ke sono tutti in splendida forma, soprattutto il chitarrista John Norum! è stata veramente una grandissima emozione poterli vedere e sentire a neanche tre metri di distanza (tra l’altro fa anke un pò impressione averli davanti xkè sono alti tutti e cinque al di sopra dei 190 cm.).

  30. bulldog Says:

    A Roma purtoppo non c’ero, li ho visti a Colmar 2005, Milano e Pordenone 2006 e Modena 2007. Inutile dire che l’emozione più grande è stata a Colmar poco prima dell’uscita di Start from the Dark, l’ultima occasione di sentirli suonare un’intera scaletta di brani “eighties”. Oltre ai cavalli di battaglia c’erano Time has come, Wings of tomorrow, Seven doors hotel, Just the beggining ed una superba Stormwind allungatissima! Bastava chiudere gli occhi e farsi trasportare dal magico suono ed era come tornare nel 1986!

  31. cherokee Says:

    beato te…. immagino ke atmosfera !!!!just the beginning….. stupenda…. e le tastiere: superbe!!!!… nell’88/89 la suonavano subito dopo ready or not (con la quale aprivano i concerti): una formula perfettamente giusta x caricare il pubblico.. un grandioso obiettivo sarebbe riuscire a fondere ritmi e melodie presenti nell’album “out of this world”( just the beginning, never say die, more than meets the eye,supertitious etc..) con quelli di “secret society”… volevo fare una piccola osservazione:sempre nell’album dell’88 c’è una canzone lenta ke a mio avviso è stupenda ma purtroppo è rimasta sempre in ombra… sto parlando di “tomorrow”. Non mi dispiacerebbe risentirla in un prossimo live, ke ne dite?

  32. Aldo Says:

    A me pare una discussione tra fanatici.

  33. bulldog Says:

    Hai perfettamente ragione Cherokee, Tomorrow è la classica perla nascosta, da pelle d’oca! La mia impressione però è che sentirla live sarà un tantino difficile, perchè – spero di sbagliarmi – temo che Tempest non abbia più quella brillantezza vocale di un tempo ed un brano per voce e piano sarebbe rischioso da portare in tournèe.

  34. prof Says:

    Cari fans degli Europe, godetevi questa sontuosa cover di The final countdown riportata in Dailytrackreport del 18/11: guardate il video al seguente link nell’Angolo degli orrori: http://dailytrackreport.wordpress.com/2007/11/18/jose-gonzalez-heartbeats/

  35. ricky Says:

    haha, grazie del link prof. è o non è una cover spettacolare?

  36. prof Says:

    …da urlo!

  37. bulldog Says:

    Agghiacciante! Il pubblico in prima fila sgomitava instancabilmente ma la vera perla è la batteria montata su una doppia coppia di bancali! Potremmo suggerirlo ad Haugland per il prossimo World Tour!!!

  38. cherokee Says:

    ragazzi ke dire: giovani veramente promettenti!??!! soprattutto il cantante ma più di tutti il tastierista!! ke grande suono e ke grande melodia!!! altro ke Mic, Joey e compagni, ahahaha! dire agghiacciante è anche poco….prof sei un grande!!!

  39. bulldog Says:

    Niente scuse, allora vi aspetto numerosi mercoledì 23 a Piazzola sul Brenta-Villa Contarini per la magica serata del rock melodico Whitesnake+Europe. Unica data europea del prestigioso binomio, non aggiungo altro!!!

  40. bulldog Says:

    E allora c’era qualcuno a Piazzola? Noi non potevamo mancare, in prima fila per una serata indimenticabile dove Tigertailz, Europe e Whitesnake hanno scaldato i cuori dei fans di tutte le età.
    Vedere Coverdale e Tempest duettare insieme nella mitica “Still of the Night” è stato un tuffo al cuore, ma la vera sorpresa della serata è stata un’infuocata “Scream of Anger” dell’84, che mancava in scaletta da un bel pezzo. Da brividi.
    Devo però anche sottolineare un John Norum ancora visibilmente distrutto dalla recente scomparsa della moglie, la 39enne chitarrista americana Michelle Meldrum, leader dell’omonima band.
    So che gli Europe per questa tragedia avevano annullato le date nel Nord Europa, suppongo che il povero Norum abbia suonato a Piazzola con il gelo nel cuore.
    RIP Michelle.

  41. cherokee Says:

    io invece ero ad Ascoli Piceno il 26 luglio…. sai bulldog? a dirti la verità anch’io ho notato un Norum un po assente ma nn sapevo della moglie, credevo fosse solo un po di stress legato ai continui spostamenti della band….. mamma mia ke colpo….. mi dispiace veramente tanto!!! comunque anche io ho avuto il piacere di risentire una superba scream of anger: fantastica! Tempest come sempre adrenalinico e Norum, nonostante la poca partecipazione scenica pienamente comprensibile, sempre divino con le sue chitarre… ho notato anche un Mic Michaeli molto energico ed interagente con il pubblico, al contrario del tour Secret Society dove mi era apparso un po’ in disparte… attendo con ansia il prossimo album….

  42. bulldog Says:

    Intanto hai sentito l’album “Almost Unplugged?” Niente di straordinario ma alcune versioni sono sinceramente interessanti, a me è piaciuta soprattutto “Memories” del primo album.

  43. cherokee Says:

    ancora non l’ho acquistato, comunque ho ascoltato qualche pezzo su youtube….. niente male!!!anche “forever travelling” è molto bella….cmq sono veramente curioso riguardo il prossimo “vero” album che se nn sbaglio dovrebbe uscire la prossima primavera(intanto in questi mesi dovrebbe uscire l’album solista di J. Norum). Speriamo bene!!!

  44. bulldog Says:

    Eh già Cherokee, dici bene, speriamo…
    Così come gli Europe primo corso fecero il botto al terzo album, così tutti noi ci aspettiamo che questo terzo album del nuovo corso faccia altrettanto.
    Forse in “Start from the Dark” e “Secret Society” – peraltro buoni album – è mancato proprio il brano-faro, quello che spacca!

  45. cherokee Says:

    ragazzi che ne dite del nuovo singolo degli Europe “Last look at Eden”? A me e’ piaciuto tantissimo.

  46. bulldog Says:

    Buoni segnali di riscossa, un bel singolo potente e melodico al tempo stesso! Ora mi attendo un’esposizione radiofonica maggiore!

  47. mikyjpeg Says:

    Ci siamo spostati, commenta sul nuovo sito


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